“Ha vinto
l’amore” queste le parole di molti subito dopo l’approvazione in Senato del
disegno di legge (modificato al ribasso) sulle unioni civili. Come al solito,
come avviene per tutto ciò che riguarda la politica e la comunicazione in
Italia si è scesi nel ridicolo e nella banale e mediocre ripetizione di slogan
specie da parte di coloro che si atteggiano ad essere intellettuali e
responsabili delle cose altrui. Ma è così, forse, ci si può fare molto poco,
almeno per quanto riguarda la comunicazione di massa, inficiata dalla presenza
di chi non vuole comunicare o dialogare e non lo vuole fare perché non sa e non
vuole ascoltare e vuole solo imporre, anche con violenta arroganza e arrogante
violenza, i propri diktat. Così, cosa c’entri l’amore con le unioni civili e
anche con il matrimonio nessuno è in grado di spiegarlo. L’unica spiegazione
plausibile, appunto, è la propaganda, che è la cosa di cui faremmo volentieri a
meno, soprattutto sulle ipocrite labbra di chi si dice lontano da ogni sorta di
dittatura. Ma tant’è. Tolto, perché verrà tolto, l’ostacolo del riconoscimento
delle unioni tra persone omosessuali si procederà oltre. Ed è ingenuo (o
peggio) chi crede che non sarà così e che questa sarà la vittoria della libertà
e che finalmente l’Italia verrà riconosciuta come un Paese civile. No,
riprenderanno la propaganda, gli slogan e le pressioni (mediatiche e non)
perché anche l’Italia si adegui ai nuovi conformismi europei e internazionali.
Un esempio? Eccolo: “I giovani del
Partito liberale svedese hanno approvato una mozione in cui chiedono la
legalizzazione della necrofilia (rapporti sessuali con i cadaveri) e
dell'incesto. Nella mozione si legge che il fatto che tali attività sessuali
siano considerate inusuali e disgustose non significa che debbano essere
vietate. Nel dettaglio, si chiede che il sesso tra fratelli consenzienti di età
superiore ai 15 anni e il sesso con un cadavere, se esiste un permesso scritto
della persona prima di morire, siano considerati legali a tutti gli effetti di
legge. Secondo uno dei promotori della mozione, che è stata approvata
all'ultimo congresso della gioventù liberale svedese. Cecilia Johnsson, una
persona deve poter decidere che cosa venga fatto dei suoi resti dopo la morte:
"Se vuoi che il tuo corpo sia usato in un museo o se vuoi che qualcuno ci
dorma insieme, tali decisioni dovrebbero poter essere riconosciute come legali"
[IlSussidiario] Chi potrà impedire tutto questo? Si inorridiva anche all’idea
che due uomini o due donne potessero sposarsi e che queste unioni potessero
adottare bambini, eppure. Eppure con l’apposita forza mediatica si riesce a
convincere di tutto e non ci si deve stupire che fra qualche tempo verranno
considerate lecite la pedofilia, l’incesto e la necrofilia. E, sia chiaro, lo
si farà proprio in nome di quell’amore che si dice abbia vinto e che invece è
stato vinto. Vinto innanzitutto sotto il profilo del linguaggio, tanto che
tutti ne parlano senza avere la dignità (e la capacità) di spiegarlo e vinto
sotto il profilo della realtà perché non è l’amore il fine di tutto, ma la
verità. E questa non è materia per chi campa di slogan e imposizioni.
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