martedì 17 settembre 2013



Nella Chiesa chi inventa liturgie viene lodato, chi celebra fedelmente viene commissariato. Perché?



- La Chiesa cattolica non è in comunione con chi sostiene che, dal 1962 in poi, la Chiesa stessa si sia rinnegata e tradita

- Il Cammino Neocatecumenale è in comunione con la Chiesa cattolica, nonostante questo:



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- La Chiesa cattolica prescrive che la Comunione si riceva in ginocchio o in piedi (Ordinamento Generale del Messale Romano, 160) e, tramite un indulto, anche in mano.

- Nel Cammino Neocatecumenale la Comunione si riceve da seduti e il suo fondatore se ne vanta anche (vedere qui).












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- La Chiesa ha una sua liturgia, che si sviluppa in maniera organica, e che solo l’Autorità più alta della Chiesa, può normare. (Sacrosanctum Concilium, 22)

- Il Cammino Neocatecumenale ha introdotto arbitrariamente (e continuando impunemente nonostante i, miti, richiami) delle innovazioni quali la danza intorno all’altare, l’eliminazione (temporanea o totale) della recita del Credo, del Gloria, dell’Agnus Dei e dell’Orate Fratres

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- Nella Chiesa cattolica si rimprovera ai cosiddetti tradizionalisti di minare la comunione di una comunità parrocchiale perché in una stessa chiesa, celebrando con il Messale tradizionale, si celebrano 3, 4, 5 o più messe su altrettanti differenti altari

- Il Cammino Neocatecumenale celebra su tavole o mense, in stanzette diverse (quindi nemmeno chiese) minando altrettanto (se non peggio) la comunione.


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- Per la Chiesa cattolica la presenza di Gesù Cristo è reale nell’Eucarestia, e accidentale (cioè per ispirazione, certamente non fisica e carnale) nella Sacra Scrittura

- Nel Cammino Neocatecumenale si costruiscono tabernacoli doppi, paragonando così la presenza reale dell’Eucarestia a quella della Sacra Scrittura



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La Chiesa cattolica insegna, comanda e dispone che il canto proprio della liturgia è quello gregoriano (Sacrosanctum Concilium, 116)

- Nelle parrocchie si suonano canzoncine melense, con chitarre, tamburi e bonghi, o si balla sulle note di Mamma mia dei Ricchi e poveri (vedere qui)


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- La Chiesa cattolica prescrive, per quanto concerne l’abito liturgico del sacerdote celebrante, che esso indossi la casula o pianeta sopra il camice e la stola

- Ho visto personalmente sacerdoti celebrare con la sola stola sopra il camice



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Tutte queste semplici ed evidenti considerazioni (e quelle che seguiranno) non partono, come qualcuno insinua (magari nel tentativo di depotenziarne la portata), dal pregiudizio verso questo o quel movimento, questo o quel sacerdote. Queste considerazioni partono dalla costatazione oggettiva di alcuni fatti che si discostano pesantemente da quanto la Chiesa cattolica ha stabilito come dogmi o come norme per la retta celebrazione della Sacra Liturgia. E, oltretutto (della serie oltre al danno la beffa) mi domando perché viene perseguitato chi è e rimane fedele alla Chiesa. Attendo delle risposte. Da chi di dovere soprattutto. Nel frattempo mi accontento anche dei difensori di queste deviazioni. Le raccoglierò tutte insieme in modo da trarne una riflessione ordinata.

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