Annozero del 20 gennaio scorso. Durante la trasmissione si sta parlando del cosiddetto “scandalo Ruby” che riguarda il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e altri nomi noti. Ad un certo punto della serata interviene, scatenando l’ilarità generale, il noto vignettista Vauro. Nella vignetta si vede il Papa che parlando di Berlusconi dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Ecco le conseguenze di tutto il tam-tam mediatico dello scorso anno sulla presunta (e ripeto allo sfinimento, presunta) inclinazione pedofilia del clero cattolico. Quando iniziano a riderci sopra, quando ci mettono di mezzo la satira (se di satira si può parlare) significa due cose: che siamo alla frutta e che quell’argomento è ormai diventato di dominio pubblico ed è entrato nella normalità del percepire comune. Quindi cosa dobbiamo capire da questo? Che gli italiani pensano, visto chi seguono e ascoltano in tv, che i preti sono pedofili. Se non tutti, molti. Se non molti comunque a sufficienza per dubitare del loro annuncio e stargli ben alla larga. Noi e, soprattutto, i nostri giovani. Mandandoli magari ad educarsi nelle scuole dove fanno corsi di educazione sessuale (ci ritorneremo sopra). Comunque sia è veramente preoccupante e disgustoso questo atteggiamento dei media in generale e della rete pubblica e nazionale in particolare. Ricordiamo oltretutto le reazione che un’altra vignetta scatenò nel mondo islamico. Noi cattolici non stiamo a farci esplodere perché ci hanno deriso. Noi cattolici non stiamo a chiedere rispetto per chi ogni giorno prega, celebra Messa e amministra i Sacramenti anche per noi. Di loro, dei preti, si può dire di tutto. E noi, ipocriti, non li difendiamo. E poi, ipocriti, gridiamo allo scandalo se questi non svolgono il loro ministero. La direzione che si sta prendendo non è delle migliori, né delle più confortanti. Ho scoperto che il sito pontifex.roma.it sta sollecitando a denunciare Vauro, Santoro, il Presidente della Rai e chi di dovere. Ben venga, ma non credo smuoverà qualcosa. Non credo le cose cambieranno a suon di denunce. Certo è l’unico modo che da cittadini abbiamo per difenderci. Da cristiani abbiamo una difesa maggiore: quella della Madonna e di Gesù Cristo. Affidiamo alla loro protezione tutti i sacerdoti del mondo. Invocando l’intercessione del Santo Curato d’Ars (patrono dei parroci) e di San Francesco di Sales (patrono dei giornalisti). Soprattutto quest’ultimo ci faccia la grazia. A noi di risparmiarci certe vomitevoli espressioni di “satira”, a loro (i giornalisti) certe uscite.
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