INDEX LIBRORUM
L’Index librorum prohibitorum (l’Indice dei libri proibiti) è l’elenco di pubblicazioni che la Chiesa Cattolica, per salvaguardare l’integrità della fede e dei costumi dei propri figli, ha costituito nel 1558 sotto il pontificato di Papa Paolo IV, inserendo in esso tutti quegli scritti che potessero essere nocivi per la fede. L’Index fu soppresso nel 1966 secondo quanto stabilito dalla Notificatio Post litteras apostolicas (a firma del Card A. Ottaviani, pro-prefetto della Sacra Congregazione per la dottrina della fede).
Non avendo né le capacità, né l’autorità per farlo, non possiamo certo ripristinare l’Index. Possiamo però, e tentiamo, in spirito di totale servigio a Santa Romana Chiesa e al Romano Pontefice, proporre un Index librorum, che non ha nessuna autorità, né validità ecclesiastica, ma che si propone l’obiettivo di consigliare, a chi ne sente necessità, una serie di libri moralmente e dottrinalmente conformi a quanto insegnato da Santa Romana Chiesa in maniera conforme al Suo mandato divino.
Attacco a Ratzinger
Paolo Rodari – Andrea Tornielli
Paolo Rodari – Andrea Tornielli
«Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.» [Mt 5,11] Il Santo Padre Benedetto XVI può, quindi, essere considerato beato. In questi cinque anni di pontificato gli attacchi che ha dovuto subire sono stati molti. Si fa fatica a ricordarli tutti. Forse si fa ancora più fatica a ricordare momenti di quiete. Per non dimenticare tutti gli attacchi subiti da Benedetto XVI, Paolo Rodari (vaticanista de Il Foglio) e Andrea Tornielli (vaticanista de Il Giornale) li hanno raccolti nel volume, edito da Piemme, Attacco a Ratzinger. Sono molte le cose che colpiscono e lasciano pensare dopo la lettura di questo libro. Prima fra tutte è la sensazione che tutti gli attacchi rivolti al Pontefice siano studiati, preparati. Come bombe con il detonatore. Messe nei sacri palazzi da chissà quanto tempo e pronte a farle defraglare quando se ne sente la necessità. Colpisce, inoltre, come non ci sia un artificiere accanto al Santo Padre, pronto a disinnescare gli attacchi, prima che questi esplodano. Troppo facile, e troppo faticoso, e forse abbastanza inutile, raccogliere le macerie dopo l’esplosione. Sicuramente si può fare qualcosa. Altrettanto sicuramente gli attacchi non vengono solo da fuori, da chi è apertamente contro la Chiesa, ma anche da chi quella Chiesa dovrebbe servirla avendo promesso “filiale rispetto ed obbedienza” il giorno della propria Ordinazione sacerdotale. Se è vero, come è vero, che il “fumo di Satana, attraverso qualche fessura, è entrato nella Chiesa” come denunciava Papa Paolo VI, è altrettanto vero quanto ha detto Benedetto XVI durante la Messa per la conclusione dell’Anno sacerdotale, e cioè che era “da aspettarsi che al «nemico» questo nuovo brillare del sacerdozio non sarebbe piaciuto […] E così è successo che, proprio in questo anno di gioia per il sacramento del sacerdozio, siano venuti alla luce i peccati di sacerdoti”. Il Papa non cede alla tentazione di gridare al complotto, conscio del fatto che sulla barca che è stato chiamato a guidare ci si abbatte continuamente una “gran tempesta di vento che gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena” (cfr. Mc 4,35-41); ma è altresì conscio che le porte degli inferi “non praevalebunt” [Mt 16,18] contro di essa. È triste notare come, lo si evince dalla lettura del libro di Rodari e Tornielli, il Papa non riesca (o forse proprio non possa) annunciare serenamente il Suo Magistero. Quello che più conta, infatti, sembra essere come esso venga proposto, e non effettivamente quello che esso propone. La bellezza, la profondità e la luminosità delle parole e degli insegnamenti di Papa Ratzinger, sono spesso offuscate (se non tradite) da quell’opera diplomatica e mediatica che sembra essere più importante. La forma pare essere più importante del contenuto. Consigliamo la lettura di questo agile libro, ricco di documenti inediti e di confessioni sconvolgenti, soprattutto a coloro che, ogni volta che il Papa viene attaccato, sono pronti a puntare il dito contro di lui. Al termine della lettura di questo volume, quel dito, molto probabilmente, punterà altrove.
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