lunedì 1 novembre 2010

Immaginate un processo. L’imputata è Santa Romana Chiesa. Quante volte avreste voluto intentarglielo un processo? Quante cose ci sono che non condividete, che non vi vanno giù, che non sono giuste perché voi la pensate diversamente? Quante volte ha sbagliato la Chiesa? Tante, vero? Sì, ci sarebbe proprio bisogno di un processo. Emilio Biagini questo ipotetico processo l’ha raccontato. Nel suo Il seme sepolto [Fede&Cultura], nel secondo racconto, narra proprio il processo che viene intentato alla Chiesa Cattolica (chiamata Petra). Dalla parte degli accusatori e del procuratore ci ritroveremmo benissimo tutti noi, cattolici compresi (io, a dire il vero, pur non essendone all’altezza, avrei voluto essere l’avvocato difensore). Quella che riportiamo è solo una pagina, piccolissima, di quella storia. Ed è la sentenza emessa dalla giuria e dalla Corte, per bocca di un suo portavoce, di questo processo:

CANCELLIERE – Avete un verdetto?
PORTAVOCE – Lo abbiamo.
CANCELLIERE – Per i singoli capi d’accusa, giudicate l’imputata colpevole o innocente?
PORTAVOCE — Per l’accusa di aver stabilito un regime autoritario riteniamo l’imputata innocente per non aver commesso il fatto. Per aver fondato un papato monarchico assoluto basato su dogmi rigi innocente, perché tale regime era finalizzato non all’oppressione ma alla conservazione del Deposito della Fede. Per l’accusa di aver sfruttato la credulità popolare: innocente, perché le reliquie non sono mai state considerate necessarie alla Fede e i miracoli sono una realtà. Per l’accusa di aver fatto ricorso a metodi repressivi per difendere ii proprio regime e i presunti privilegi: innocente, per non aver commesso il fatto ed aver anzi sofferto indicibili persecuzioni, ancor oggi tutt’altro che finite. Per l’accusa di aver condotto una caccia alle streghe: innocente, perché si trattava di errori allora condivisi da tutti, e i protestanti hanno fatto molto peggio. Per l’accusa di aver scatenato guerre con le Crociate: innocente, perché si trattava di un movimento difensivo in seguito ad una gravissima aggressione esterna. Per l’accusa di aver favorito lo schiavismo: innocente, perché l’istituzione era largamente diffusa ovunque, soprattutto ad opera degli islamici, e fu eliminata proprio nei paesi cristiani. Per l’accusa di aver distrutto le civiltà dell’America precolombiana: innocente, anzi eroica e meritoria per aver evangelizzato popolazioni le cui religioni pagane li portavano a commettere sacrifici umani ed altri esecrabili atti di barbarie e di idolatria.


Se vi interessa sapere come si è svolto il processo vi invito ad acquistare il libro. Per sapere come sono state sostenute le accuse, vi basterebbe acquistare qualsiasi giornale, aprire un sito internet o accendere la televisione. Ma vi invito ugualmente a leggere il libro; in quelle pagine è tutto condensato (anche l’atteggiamento degli accusatori). Se volete sapere le risposte della difesa, che hanno portato all’assoluzione dell’imputata (Santa Romana Chiesa), c’è molta letteratura in proposito. Sicuramente non la troverete nelle librerie che contano, né pubblicata dalle case editrici “importanti”. Se non vi va di andare a cercare, vi consigliamo nuovamente questo libro. Potreste fare anche senza; basterebbe solo del semplice buon senso. Ma, constatiamo amaramente, che questo, pur avendolo in molti, è troppo spesso lasciato a riposo.

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