venerdì 7 dicembre 2012

La settimana che sta per concludersi è un ottimo specchio di quella che è la situazione della Chiesa cattolica oggi. Non ieri o domani, ma oggi. Lunedi, grazie a Francesco Colafemmina e al suo blog fidesetforma apprendiamo la notizia e guardiamo agghiacciati le foto della Messa celebrata lo scorso 2 dicembre a Bojano (provincia di Campobasso). Questi disgustosi pagliacci sono coloro che devono (non dovrebbero) santificare il gregge loro assegnato. Scambiano la santificazione per una barzelletta, buttano tutto in giochi, maschere e palloncini. Questa è per loro la Messa. Martedi, tramite il blog osservatoriosulcamminoneocatecumenale apprendiamo che nella Repubblica Domenicana stanno costruendo un cimitero riservato agli appartenenti a questo movimento. Fanno di tutto per distinguersi dal resto della Chiesa (liturgie proprie, papa proprio, dottrina propria, cimiteri propri, eccetera), solo la Chiesa non fa niente per distinguersi da loro e cacciare la serpe in seno. Giustificano questa settarizzazione sostenendo che anche i vari ordini religiosi, monasteri, eccetera, hanno i loro cimiteri propri. Peccato che allo stesso tempo i fratelli neocatecumenali si impegnano perché il loro idolo (il Cammino) non venga definito come movimento, come ordine o altro. Probabilmente la dottrina dell’Arguello prevede la resurrezione solo per i suoi seguaci; ecco giustificata la separazione da tutti i dannati cattolici. Giovedi, notizia riportata tra l’altro anche sul blog messainlatino, veniamo a conoscenza del fatto che a Verona, il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, ha intenzione di togliere l’insegnamento della religione cattolica al prof. Giovanni Zenone che, tra l’altro, oltre che insegnante, è direttore di “Fede & Cultura”: 280 titoli pubblicati negli ultimi sette anni, per diffondere nell’intero Paese gli insegnamenti cristiani. Nel frattempo altri insegnanti di religioni sono conviventi o divorziati e propagano vere e proprie eresie. Oggi, venerdi, sempre dal blog fidesetforma scopriamo che la casa editrice San Paolo ha pubblicato un libro sui Re Magi scritto da un noto massone. Ora, va bene che nelle librerie cattoliche, scomparso l’Index librorum prohibitorum, si vendono i libri di Augias, Dan Brown, Odifreddi e ogni altro anticlericale possibile e immaginabile, ma forse c’è un limite a tutto, no? Specie se questo noto massone del Vangelo dei Magi dice il contrario di ciò che crede la Chiesa. Infine la notizia che ha dominato tutta la settimana: mercoledi prossimo il Papa sbarcherà su Twitter. Ci torneremo sopra, sull’inutilità di questa operazione, basterà, per ora, notare la sua incoerenza: “il Papa su Twitter non seguirà nessuno, dunque questo account è la negazione del social networking” [F. Colafemmina], cioè anche di Twitter stesso. A chi ancora tenta di convincermi, con tutte le sante intenzioni possibili, che la situazione della Chiesa è rosea, che la liturgia moderna è un toccasana per l’anima e altre stramberie varie, riguardi queste notizie. Non si vuol fare nessuna generalizzazione, ma certe cose sono figlie legittime del pensiero dominante nella Chiesa negli ultimi decenni. Tenetevele strette tutte queste letterarie pagliacciate, godete finché potete delle vostre porcate, illudetevi di fare del bene alle anime dei fedeli devastati dalle vostre allucinazioni. Se, purtroppo, non ci sarà nessun tribunale ecclesiastico a punirvi, ci sarà la condanna più sincera e totale da parte di chi ama ancora la Chiesa cattolica e, per quanto non ci credete, il giudizio di Dio. Però non lamentatevi se nessuno più vi crede.

Nessun commento:

Posta un commento