Prendete una trottola. Guardatela. Bella o brutta che sia, così,
ferma in mano vostra, è inutile. Fatela girare. Bella o brutta che sia, così,
in movimento, fa quello per cui è stata costruita. Così l’uomo. Egli cerca di
vivere, di camminare e facendolo si sbilancia, ora da una parte, ora
dall’altra. Senza cadere, rimanendo sul piano della fede e della ragione; senza
morire in un punto. Chi va sempre nella stessa direzione già su se stesso,
rimanendo fermo in un ristretto spazio di punti. La libertà della razionalità e
della fede permettono di svariare su un piano certamente non infinito, ma
altrettanto certamente ampio e più vasto delle nostre limitate esperienze.
L’uomo risponde sempre alle
leggi di gravità, alle leggi di natura e a ciò che lo precede. Quando smette di
farlo, con tutti i referendum e le maggioranze possibili, fallisce e si
distrugge.
Certo non si tratta di elogiare
l’ipocrisia, il doppiogiochismo o la viltà degli ignavi, quanto l’entusiasmo
partigiano di chi ama e per amore di un’idea e, meglio, di un credo, per
seguirla fedelmente è capace di rinnegarsi senza tradirsi.
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