Giusto per fare un po’ di chiarezza che, stando nelle parrocchie,
ci si accorge che è una delle cose che manca di più:
I
fedeli stiano in piedi dall'inizio del canto di ingresso, o mentre il sacerdote
si reca all'altare, fino alla conclusione dell'orazione di inizio (o colletta),
durante il canto dell'Alleluia prima del Vangelo; durante la proclamazione del
Vangelo; durante la professione di fede e la preghiera universale (o preghiera
dei fedeli); e ancora dall'invito Pregate fratelli prima dell'orazione sulle
offerte fino al termine della Messa, fatta eccezione di quanto è detto in
seguito.
Stiano
invece seduti durante la proclamazione delle letture prima del Vangelo e
durante il salmo responsoriale; all'omelia e durante la preparazione dei doni
all'offertorio; se lo si ritiene opportuno, durante il sacro silenzio dopo la Comunione.
S'inginocchino
poi alla consacrazione, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la
ristrettezza del luogo, o il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli
motivi. Quelli che non si inginocchiano alla consacrazione, facciano un
profondo inchino mentre il sacerdote genuflette dopo la consacrazione.
[Ordinamento
Generale Messale Romano, 43]
QUESTA (e non un’altra) è la
legge della Chiesa. Tutto il resto sono boiate pazzesche (per essere gentili),
abusi liturgici (per essere seri), disobbedienze e amenità varie di preti,
vescovi e catechisti in vena di saperne di più di Gesù Cristo e della Chiesa.
Se poi, arrivati a questo punto
– come è ovvio che sia – non sapete rispondere e, pur di accettare l’evidenza e
obbedire, volete continuare a difendere qualcun altro che non è Gesù Cristo e
la Sua Santa Chiesa, ve ne uscite con “eh quanto sei formalista”, “queste sono
le leggi, ma quel che conta è lo spirito” e idiozie varie (ne ho sentite anche
di peggio) allora siete 1) in malafede (ditelo subito così uno si risparmia il
tempo di mostrarvi cosa insegna la Chiesa che tanto a voi non interessa) 2)
ignoranti, nel senso che ignorate che non esiste spirito e contenuto senza un
corpo, una forma. Perché separare la forma dal contenuto, sostenendo che solo
quest’ultimo è importante, è come nutrirsi per endovena, trascurando così il
gusto, la vista, il tatto e l’olfatto. Cioè i sensi, la corporeità. Cosa c’è di
più carnale del Cristianesimo? Cosa c’è di più falsamente spirituale delle
eresie contro la carne e la forma? 3) incapaci di accettare che sbagliate, e
anche pesantemente, sulle cose sacre. Perché la legge della Chiesa è chiara.
Solo l’eresia dei laici, avallata da quella dei preti mista a viltà può
permettere il proliferare di tante aberrazioni.
Perché sarebbe, per rimanere in
temi mondani recenti, come dire che, dopo giorni e giorni di accese discussioni
se quelli di Juventus-Roma erano falli, rigori, espulsioni e fuorigioco, ve ne
usciste dicendo “eh vabbè, questo è il regolamento, quel che conta è lo
spirito”. In quel caso secchiate di insulti non ve le risparmierebbe nessuno.
Chissà perché per le cose di Dio questo non accade. Misteri della (mia) fede.
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