“I pellegrini
si alzavano presto la domenica, a bordo di pulman e macchine raggiungevano le
prime pendici del monte Coom, a cinque miglia da Cahirciveen. Poi a piedi
salivano la montagna e si inginocchiavano nell’erba, nel fango oppure sui
costoni di roccia, spesso sotto l’incessante pioggia irlandese. La maggior
parte vedeva la «pietra della messa» e il sacerdote solo da lontano, ma tutti
sentivano il latino che si diffondeva dagli altoparlanti montati dalla gente
del posto. La campana della comunione. I monaci che fanno i chierichetti
pronunciando le risposte in latino. L’incenso. La vecchia maniera” [B. Moore –
Cattolici]
Com’erano strani
i cattolici di una volta. Gente che per andare a Messa faceva chilometri,
magari anche a piedi, mentre oggi senza il parcheggio sotterraneo stile centro
commerciale, non ci andremmo nemmeno. Gente che si inginocchiava, mentre oggi
uno dei criteri liturgici fondamentali è la comodità delle sedie (a quando le
poltrone?). Gente che si inginocchiava nell’erba, nel fango, oppure sulla
roccia; mentre oggi se ci si inginocchia (pratica alquanto desueta e
accuratamente evitata) non lo si fa se non su cuscinetti morbidi e
probabilmente termici. Gente, questi cattolici di una volta, che per andare a
Messa spesso stava sotto l’incessante pioggia irlandese, mentre noi oggi
pretendiamo locali (parlare di chiese è quantomeno eccessivo) caldi di inverno
e freschi d’estate. Gente che vedeva il sacerdote solo da lontano, mentre noi
se non abbiamo James Cameron che ci fa qualche inquadratura mozzafiato di ogni
momento clou della celebrazione ci sentiamo poco coinvolti e poco soddisfatti.
Gente che ascoltava la Messa in latino, mentre noi siamo disposti ad andare in
chiesa con le cuffie dove qualche solerte traduttore ci traduce passo passo
ogni espressione pur di riconoscere l’utilità di unione e comunione che la
lingua latina ha. Gente che rispondeva in latino, mentre noi attendiamo
speranzosi che qualche pontefice aperto e moderno aggiorni la liturgia e ci
permetta di rispondere in dialetto o con le nuove espressioni giovanili, della
serie “’A Messa è finita annate in pace. Bella pè tutti”. Gente davvero strana
erano questi cattolici.
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