Amare è una di quelle cose in cui tutti ci troviamo coinvolti. O perché ne siamo alla ricerca, o perché vogliamo fuggirvi. O perché vorremmo capire che cosa significa amare. Tutti ne parlano, forse anche in troppi, tanto che la confusione è imperante. Specie se, proprio perché troppi ne parlano, questo è un termine così abusato che nessuno più saprebbe dire cosa significa, se non riducendo l’amore alla propria esperienza emotiva. Proprio per diradare un po’ la nebbia che copre l’amore, riporto un estratto tratto dal libro di Rocco Camillò, dal titolo Posseduti dall’amore. L’amore qui viene inteso nella sua dimensione vera, totale, che gli spetta: che è quella cristiana.
“Perché Gesù non parla mai nel vangelo dell’amore verso gli ultimi ma, al contrario, parla dell’amore verso il prossimo? Perché l’amore, per essere vero, deve essere rivolto prima a chi si ha vicino e solo dopo si può estendere fino ad arrivare a chi è più lontano! Non può accadere il contrario,: non si può amare davvero chi è lontano e detestare chi è vicino! Non sarà amore vero. Sarà semplicemente uno sgravarsi la coscienza, un voler credere di essere buoni. Ecco perché Gesù parla sempre del prossimo, non dell’ultimo. È lì che si vede chi sa amare davvero. […] Si potrebbe pensare, allora, che prima di amare il prossimo devo amare me stesso, per calibrare l’altro su questo amore. In realtà, l’amore per noi stessi è qualcosa di più difficile di quanto si possa credere. Ci viene incontro, però, la saggezza del vangelo che offre una rilevante via di uscita a questa dura realtà della mancanza di amore verso se stessi. Non devo, infatti, amare prima me stesso e poi amare gli altri: dal vangelo apprendo che devo agire al contrario, perché amando gli altri trarrò del bene anche per me! Nel rapporto buono, sano con gli altri guarisco anche io con me stesso, e fin quando detesterò gli altri, detesterò sempre anche me stesso. La logica interna al vangelo ci incoraggia sempre a dare per primi così da ricevere quello che diamo: Perdonate e vi sarà perdonato… date e vi sarà dato… siate misericordiosi e troverete misericordia…”
Queste parole ci accompagnino in questo Triduo Pasquale.
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