mercoledì 2 gennaio 2013

Ho delle scuse da porgere. All’inizio di questo nuovo anno mi rivolgo a tutti i non cattolici. Sono scuse a nome personale, di un semplice cattolico. Chiedo perdono a tutti i non cattolici per tutte le volte che noi cattolici (preti e laici) non vi abbiamo rivolto parole di vita eterna. Sì, ormai sovente le nostre preoccupazioni sono altre: gioie terrene, schieramenti politici, opere culturali, nuove tecnologie, ricevere pubblici e sacri applausi, eccetera. Della vita eterna non vi parla più nessuno. Eppure, credo di sapere, è ciò di cui avete realmente bisogno. Non vi serve sapere come essere felici, il mondo offre già tante soluzioni. False, è vero, ma la gioia non è per questo mondo. Vorreste sapere se c’è una vita dopo la morte, perché essa esiste e cosa fare per ottenere la vita eterna. Sapete, i preti sono stati costituiti per questo, per annunciare la lieta novella della salvezza, per amministrare i Sacramenti per ottenerla. Eppure oggi fanno tutto tranne quello che il buon Dio gli ha chiesto di fare e voi non credenti vi aspettereste da loro. Probabilmente li avete ascoltati in occasioni per voi marginali quali il catechismo dei vostri figli, funerali, servizi del tg, e l’impressione che vi hanno dato è lo sforzo immane che fanno per stare al passo con i tempi. Patetici. La Chiesa è per l’eternità, come l’uomo. Ma ha deciso da qualche tempo di dedicarsi a tutto il resto. Non sappiamo che farcene di questa chiesa lo so, non riesco a biasimarvi. L’impressione che molti preti e vescovi danno, con tutti i fedeli che gli vanno dietro, è quella di essere esperti delle mode del momento. Ormai non c’è quasi più un cattolico che parli di peccato, di sacrificio, di redenzione, di morale, di satana, di espiazione, di indulgenze, di meriti, pene, eccetera. Di tutti quegli elementi che costituiscono lo specifico della dottrina cristiana. Per i cattolici di oggi la dottrina non serve saperla. A catechismo si va per stare bene. A messa si va per stare bene. In chiesa si va per stare bene. Ecco perché il catechismo è diventato una barzelletta, la messa una pagliacciata, la chiesa una sintesi delle banalità del momento. Vi chiedo perdono per tutto questo. Soffro miseramente nel vedere la Sposa di Cristo ridotta in queste condizioni. Vi chiedo perdono poi, per come i preti amministrano i sacramenti. In special modo la Messa. Oggi come oggi non ne sentirete parlare in questi termini. La Messa è una cena cui il prete presiede. La messa, dicono, è un ritrovo tra amici intorno a un tavolo per cantare, ballare e fare qualche chiacchiera tra il prete-presidente e i fedeli. Sì, è vero, sembra più una seduta di ascolto psicologico, di recupero di sbandati. Lo so, il Papa ripete in continuazione e dà il buon esempio che la Messa è il sacrificio di Cristo, ma i preti non danno più retta al Papa. Rimbambiti dalla democraticizzazione di tutto, anche della volontà di Dio, si ergono loro a giudici di tutto e a inventori di liturgie. Lasciamo perdere quando a farlo sono pittori spagnoli. Lasciamo perdere, davvero. Vi chiedo perdono per come hanno ridotto la Messa. Ne hanno fatto uno spettacolo teatrale, un contenitore delle strampalate teorie moderne di socializzazione: battiti di mano, applausi, chitarre, banalità, modifiche delle parole liturgiche, battute ironiche, canzoncine melense, eccetera. Questi preti e vescovi che credono che le loro parole siano più sane, utili, vere ed efficaci di quelle della liturgia. Sì lo so, non c’è più niente di certo. Fa schifo e rabbia che tutto questo sia capitato nel tempio di Dio. Per questo vi chiedo perdono. Mi verrebbe da chiedervi di credere lo stesso, nonostante i tanti traditori del sacro. Mi risulta difficile farlo. La credibilità c’è, sia chiaro, ma difficilmente la trovate nei preti, nei vescovi, nei cattolici, che occupano le pagine dei giornali, i minuti di un servizio di un tg, i tweet di un vaticanista importante. Diventa ridicolo continuare a predicare il vero quando la verità viene messa ai voti, stuprata con la maggioranza e sottomessa all’applauso degli astanti. Vi chiedo perdono, con le lacrime agli occhi. Di più, da misero peccatore, non se che fare.

13 commenti:

  1. Ma non chiedi perdono per la gente che sa solo giudicare come quello che ha scritto questo articolo?
    Stai giudicando i preti, ma non credo che tu sia un prete, stai giudicando un pittore spagnolo ma non so se fai parte o hai mai fatto parte del cammino, stai giudicando il Papa forse perchè ti senti migliore di lui, stai giudicando tutte le persone laiche che fanno servizio in una parrocchia o fanno volontariato.

    Sei giudice, giuria e carnefice!

    stai più in alto di Dio!
    COMPLIMENTI!

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  2. Ma che bello, basta nominare velatamente il CNC e subito l'esercito si scatena in sua difesa. Ma che cosa c'è dietro, i servizi segreti che monitorano tutto il web?

    Comunque, stia tranquillo, che delle mie mancanze chiederò perdono in Confessione.

    Per il bene della Chiesa cattolica non sono un prete. Ringraziando Dio sono cattolico, quindi non neocatecumenale. Se facessi parte del CNC potrei giudicare il suo "santissimo" fondatore?

    Mi dica, lei gli stupratori, i pedofili e gli assassini non li giudica perchè lei non è nè uno stupratore, nè un pedofilo, nè un assassino?

    Se ha ancora un pò di capacità critica e serietà, sopravvissute a tante liturgie inventate, scrutini, convivenze, passaggi e catechesi segrete (se lei fa parte del CNC), perchè non considera il contenuto di quanto ho scritto e la finisce (lei e i suoi fratelli) di rispondere per slogan, ma affrontate la realtà di quello che vi viene in maniera sacrosanta rimproverato?

    E' vero o no quanto ho scritto? Se è vero non ha senso il suo commento, se non è vero me lo dimostri.


    Grazie


    p.s. il mio giudizio non è, come il suo, generalizzato, ma specifico di alcune situazioni che credono non hanno nulla di cattolico. Se le può interessare, seppur tra infinite contraddizioni delle quali non sono ancora venuto a capo, anche io svolgo servizio presso la mia parrocchia. Che mi sia giudicato da solo?

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    1. Che cosa dovrei rispondere? che faccio parte del CNC, e che ho visto miracoli nella mia vita? sei liberissimo di non trovartici bene, come migliaia di persone, ma o sei con il Papa che lo ha approvato, oppure anche lui si è sbagliato, e quindi ha sbagliato anche il "nostro" Pietro.

      Il santissimo fondatore del cammino, come lo definisci tu è semplicemente un peccatore come me, e non so se come te. Quindi non lo giudico per i suoi peccati, ma credo che sia stato ispirato dallo Spirito Santo per creare questo cammino che ha salvato diverse famiglie e diverse persone. E questo l'ho visto con i miei occhi.

      Adesso tu dall'alto del tuo giudicare sei libero di pensare come ti pare, ho semplicemente riportato le meraviglie che ho visto di persona. Invece tu stai criticando qualcosa che nemmeno conosci. Non esiste solo il cammino neocatecumenale che salva, esistono migliai di carismi e di cammini nella chiesa, e TUTTI sono validi. Ti parlo del CNC perchè con questo sono venuto a conoscenza di Cristo.

      Tu usi questo blog per giudicare la chiesa intera: Papa, vescovi, preti, laici, persino i libri del catechismo e le persone che lo fanno.
      Eppure Gesù Cristo aveva altri mezzi per giudicare, ed era l'amore.

      non so se conosci bene questa parola, visto l'immenso giudizio che alberga nel tuo cuore!

      E che cosa dovrei dimostrarti? che Dio esiste, che è esistito, che ha mandato suo figlio per noi?
      Io personalmente lo vedo presente nella mia vita, nonostante continuo sempre a fare gli stessi peccati e nonostante non credo di essere una persona migliore di prima. Però so per certo che Dio mi ama, ed è per questo che spesso sono allegro, perchè mi sento amato.

      Per quanto riguarda l'ultima domanda, credo proprio di sì, che ti sei giudicato anche da solo, giudichi anche la tua stessa persona!
      Ecco perchè dici anche di infinite contraddizioni.

      ma i preti e le persone che frequentano la tua parrocchia sono a conoscenza di questo blog? perchè a me sembra che tu stia tenendo un piede in 2 scarpe, oppure ancora peggio fai servizio in parrocchia ma poi giudichi tutti senza che gli altri lo sappiano.

      E non credo che nella tua parrocchia esiste il CNC, perchè altrimenti saresti anche contro il tuo parroco che lo ha voluto!


      Con affetto e senza giudizio

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    2. Le dico fin da subito che vivo in una parrocchia dove è presente il CNC e dove sono a conoscenza del blog e di quello che penso. Se mi vuol credere mi creda, altrimenti faccia come vuole. E qui si fondano tante delle mie contraddizioni. Non entro nei meriti della mia vita e delle mie vicende personali perchè non è questa la sede e, oltretutto, il giudizio sulle cose non è più o meno vero in base a chi è a pronunciarlo. Al massimo risulta meno credibile e me ne rendo conto e ne soffro.

      Tornando alla sua catechesi le devo semplicemente rispondere che ha confermato punto su punto ogni mia previsione linguistica e contenutistica.

      Non creda di illudermi mettendo di mezzo la parola 'amore'. Mi sono col tempo vaccinato (dopo tante devastazioni) all'uso improprio che si fa di questo termine. Non casco nel tranello di farmi passare per uno che disconosce l'amore di Cristo. Ma questo non prescinde dalla verità, anzi la verità precede l'amore: caritas in veritate.

      E la verità cattolica dista parecchio da quella di Arguello e soci.

      Non c'è possibilità di dialogo con chi non affronta gli argomenti e continua a ripetere "siamo approvati". Come se, oltretutto, le approvazioni significassero "fate quello che vi pare". Se è onesto sa che non è così. Se è altrettanto onesto sa come liturgicamente il CNC abbia parecchie incongruenze con la dottrina cattolica e le paventate approvazioni non sono un tappeto sotto cui nascondere tutta la polvere che emanate.

      Non mi sostituisco al Santo Padre nè lo strumentalizzo a mio uso e consumo (come qualcuno di sua conoscenza ha fatto e fa). Mi sottometto, nonostante faccio fatica a comprendere come il CNC trovi favori immensi in parte della Chiesa. Il Papa, da santo qual'è, ha a cuore il bene degli appartenenti al CNC e non può domani dire "siete tutti eretici" (come io nei sogni fantastico), perchè ne andrebbe della cura delle anime che gli sono state affidate. E allora cerca di recuperare. Certo contro l'ostinazione continua di chi dovrebbe fargli da intermediario (cardinali, vescovi, preti, fondatori di comunità, catechisti) forse si può fare ben poco.

      Lei parla di miracoli, io parlo di scandali. Sì a me il CNC ha ferito profondamente e scandalizza la mia misera fede. Ma di questo non si può parlare, perchè se del CNC si fanno gli elogi, sono tutti pronti a commuoversi e a battere le mani; se si sollevano fondate e sacrosante critiche (fondate e sacrosante almeno quanto gli elogi) scattano gli ufficiali della peggior inquisizione: quelli che ti mettono a tacere senza nemmeno farti parlare, proprio con il mantra del "siamo approvati" contro il quale non si può discutere sensatamente.

      Che facciamo? ci mettiamo a dibattere delle nostre limitate esperienze? Direi di no, visto che lasciano il tempo che trovano e direi di affidarci a quanto il vostro santissimo fondatore fa e dice.

      La vostra liturgia è un'insieme di disobbedienze e di abusi (e mi fermo qui). La vostra concezione della Chiesa, dei sacramenti, della dottrina in generale è quantomeno discutibile e in molti passaggi fantasiosa.

      Se l'unica cosa che sa rispondermi è "siamo approvati" eviti di farlo non la pubblico. Se ha onestà intellettuale è il ben accetto.

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  3. Sull'amore... credo proprio che lei non sappia nemmeno che cosa significa, e tantomeno cosa significa la parola verità! Perchè la verità ti farà libero, e tu non mi sembri libero. L'amore dà gratuitamente, ed è difficile persino sentirsi amati, anzi forse è anche più difficile.

    La verità ti farà liberò di capire che la felicità e l'amore, quello vero, vengono solo da Dio, anzi sono in Dio!

    Ed è per questo che non sto qua a dire se sono giuste o meno le celebrazioni, i passaggi etc. etc. del cammino. Ma dico che è un mezzo buono e valido, nato nella chiesa e approvato dalla chiesa, che porta alla conoscenza e all'amore di Cristo.
    Poi lei è libero di dire e fare quello che vuole. Anche di pensare che il Papa lo ha accettato, ma non può dire il contrario... come fa qualcuno nella sua parrocchia di appartenenza. Che dice una cosa ma ne fa un'altra. Che dice di non aver fatto parte del CNC ma ne è rimasto scandalizzato! Come sia possibile non so...

    Quindi a me il "siamo approvati" basta e avanza. Perchè nel cammino ho sperimentato l'amore di Dio. Puoi darmi del tarato o meno, dello stolto o meno, ma questo ho sperimentato.
    E' un'insieme di disobbedienze e di abusi? da parte di chi? del prete che celebra, delle persone che ne partecipano? ma l'importante non è arrivare a Cristo?....

    Oppure l'importante è quello che pensi tu e basta?

    Sei libero di pubblicarlo oppure di eliminare questo commento, perchè il bello è proprio questo. Abbiamo il libero arbitrio... e tu puoi pensare bene o male del cammino, ma secondo me pubblicare un blog contro la chiesa tutta non è segno di Fede come la pensi tu. Che chiedi addirittura perdono da parte dei preti...

    con affetto

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  4. O sono io a non essere capace di esprimermi o lei ha problemi di comprensione.

    Io amo la Chiesa e proprio perchè la amo (per quanto non so cosa sia l'amore bla bla bla) mi permetto di criticare e essere duro.

    "Mi senti parlare con durezza, con ironia, di una cosa buona in sè, dell'amicizia, per esempio, o delle donne, o della chiesa... Credi forse che io voglia deprezzare queste cose? Al contrario: la mia durezza verso di loro non è che un tentativo per salvarle. Quando vediamo l'essere amato sul punto di annegare, non esitiamo a conficcargli le unghie nella carne pur di strapparlo ai gorghi!"
    [G. Thibon - Il pane di ogni giorno]

    Ma io dell'amore non ho capito niente, perchè l'amore fa battere forte forte forte il cuore, le lacrime scendono, gli uccellini cantano, i fiori sbocciano...

    Sappia, se mi vuol credere, che il fine non giustifica i mezzi. Dio certamente sa scrivere dritto su righe storte, ma questo non ci autorizza a fare righe stortissime, perchè qualcuno poi potrebbe caderci su quelle storture.

    Sì la vostra struttura, la vostra dottrina e la vostra liturgia sono piene di abusi e storture. Certificate. Anche dal Papa se lo vuol sapere. Probabilmente questo i suoi catechisti non glielo dicono.

    E sarebbe fatica sprecata, la mia, di dimostrarglielo, perchè per lei ogni cosa va bene, basta che ha la griffe Kiko Arguello o CNC. Le potrebbero vendere pure il veleno se sulla bottiglietta ci fossero le icone del vostro fondatore: direbbe che è un toccasana.

    Non è importante quello che penso io, ma quello che pensa la Chiesa nel catechismo, nei libri liturgici, nella sua dottrina, nella sua liturgia, eccetera. Nel CNC tutto questo è disatteso.

    Per lei è un bene perchè si sente bene. Credo che anche gli appartenenti di Scientology si sentono bene tra loro. Che cambia? Nulla. E allora tenetevi stretto il vostro idolo. Io con chi non vuol ascoltare non so dialogare. Non son capace a fare miracoli. Forse chi suscita vocazioni con le alzate nelle piazze sì, io no.

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  5. Ecco cosa è l'amore... essere duri perchè l'altro va curato, va raddrizzato. Bisogna essere duri perchè bisogna educare l'altro. Se tua moglie ti fa un dispetto, è giusto che la strilli, gli tieni il muso e litighi, ma non lo fai per cattiveria, lo fai perchè va educata, altrimenti non capisce che ha sbagliato.

    E' proprio questo che insegna Gesù... o forse lo dice solo Kiko ed è per questo che non lo sai.

    Forse hai un significato di amore un po' infantile e bambino. Il cuore che batte forte, etc. etc. Amore significa morire all'altro, accettare l'altro così come è. Ma forse è più facile giudicare!

    Mi dici dove sta scritto che il Papa dice che il cammino è una liturgia piena di abusi e storture? Dove sta scritto?
    Perchè è vero che i catechisti non me ne hanno parlato e che è la prima volta che sento questo. Perchè so che ci hanno chiesto di alzarci in piedi per ricevere l'eucarestia e ci siamo adeguati. Perchè so che c'è dietro qualcuno che le studia queste cose... ma forse come sempre tu sei anche sopra a loro!

    Poi puoi credere anche che saremmo capaci di prendere il veleno, se è questo che credi, ma forse abbiamo anche un po' di discernimento. Forse se il Papa dice che il cammino è un frutto del Concilio Vaticano, noi poveri e piccoli neocatecumenali ci crediamo. Ma forse perchè lo dice il Papa, certo non tutti sanno che ci sei tu sopra il Papa che la pensa diversamente.

    Non sei capace di dialogare con chi non sa ascoltare? Oppure anche tu hai l'orecchio chiuso e deve essere solo tutto come pensi tu? In fondo sei sempre tu il giudice!

    Mi è stato insegnato che dai frutti lo riconosceranno. E credo che i frutti del cammino con tutte le sue storture e con tutti i suoi abusi siano sotto gli occhi di tutti (o quasi).

    Tornando all'articolo chiedi perdono anche per me che non sono capace di fare miracoli, di celebrare un'eucarestia come tu pensi, di non essere degno di partecipare ai sacramenti (ma sempre secondo te, perchè almeno Dio con me è misericordioso), e soprattutto chiedi perdono perchè faccio parte del CNC, cosa veramente da peccatore eccelso.

    E sopratutto perchè noi parliamo alla gente della vita eterna, e cerchiamo di evangelizzare il nostro quartiere, il nostro paese e il nostro mondo. Ma lo facciamo soltanto per divinizzare Kiko non per parlare di Gesù, naturalmente...

    Con sempre più affetto

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  6. È impressionante, davvero. Il modo di educazione del CNC è potentissimo: ripetere tutti le stesse cose allo stesso modo. Complimenti.

    Io sono infantile e bambino, ma la mia affermazione sull'amore era ironica, credevo lo percepisse. Mi scusi.

    I Papi ogni volta che vi hanno incontrato hanno ripetuto che dovete seguire fedelmente i libri liturgici. Perché? Perché evidentemente non lo fate, così come molte altre cose. Il mio professore non mi direbbe di studiare bene il latino se in quella materia ho il massimo dei voti. Che dice?

    Su come ricevete Gesù Cristo. Mi spiega quale autorità ha investito il Sig Arguello per permettersi di modificare anche questo aspetto della Messa? E non mi dica che un modo vale l'altro perché non è vero. Già questo fatto è illuminante di quale percezione il vostro fondatore ha del Papa, della liturgia e della Chiesa. Per lei sarà indifferente il modo di ricevere l'Eucarestia, per la Chiesa no. Infatti stabilisce delle norme, per evitare distorsioni del credo. Credere che la Messa è il sacrificio, piuttosto che una cena cambia. La prima è un'affermazione cattolica, la seconda un'eresia. Ma nelCNC ho sempre sentito la seconda affermazione. Perché? Lei dice che nel CNC ha incontrato Dio, non sarà che con tutti gli abusi e le eresie ha incontrato qualcun altro? Se cerco Tizio con delle indicazioni stradali sbagliate forse incontro Caio, che è sempre un uomo, ma non è Tizio. E credo di aver incontrato Tizio. Ecco perché la Chiesa vuole che la liturgia si celebri in un certo modo: per garantire ai fedeli di essere realmente santificati.

    Sul modo di ricevere l'Eucarestia, come su altre cose, il vostro capo si è inventato riti e significati (come ha detto in alcune interviste). La giustificazione è che queste invenzioni non sono espressamente vietate. Vero. Allora domani invento una liturgia orgiastica, tanto non sta scritto da nessuna parte che non lo posso fare. Probabilmente ottengo anche tanti adepti.
    E poi non è vero che vi siete adeguati, è lo stesso vostro fondatore a dirlo, visto che si vanta davanti ai cardinali di ricevere l'Eucarestia da seduti.

    Nella Chiesa latina esistono due modi per ricevere l'Eucarestia: in ginocchio o in piedi. Con un indulto valido solo in alcune posti si può ricevere in mano. Il Papa come la amministra? In ginocchio. In piedi o in ginocchio, ma sempre in processione e comunicandosi subito davanti al ministro. Questo nella Chiesa. E nel CNC? Stando al proprio posto, alzandosi in piedi per riceverla in mano, rimettendosi seduti e aspettando che tutta l'assemblea l'ha ricevuta per poi mangiarla. È o no un'altra cosa? Lo è.

    È vero o no che di fronte alle decisioni del Papa il vostro capo ha dichiarato che temeva sarebbe finito tutto? È vero.
    È vero o non è vero che il Papa vuole la pubblicazione delle vostre catechesi e il vostro capo no, perché sarebbe un male? È vero. La volontà del Papa, quindi, è un male per il CNC.
    Di cosa stiamo parlando allora?

    Infine, cortesemente, si firmi, così capisco con chi sto parlando.

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  7. Cari fratelli e sorelle,
    anche quest’anno ho la gioia di potervi incontrare e condividere con voi questo momento di invio per la missione. Un saluto particolare a Kiko Argüello, a Carmen Hernández e a Don Mario Pezzi, e un affettuoso saluto a tutti voi: sacerdoti, seminaristi, famiglie, formatori e membri del Cammino Neocatecumenale. La vostra presenza oggi è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo.
    Nel brano di san Matteo che abbiamo ascoltato, gli Apostoli ricevono un preciso mandato di Gesù: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19). Inizialmente avevano dubitato, nel loro cuore c’era ancora l’incertezza, lo stupore di fronte all’evento della risurrezione. Ed è Gesù stesso, il Risorto – sottolinea l’Evangelista – che si avvicina a loro, fa sentire la sua presenza, li invia ad insegnare tutto ciò che ha comunicato loro, donando una certezza che accompagna ogni annunciatore di Cristo: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Sono parole che risuonano forti nel vostro cuore. Avete cantato Resurrexit, che esprime la fede nel Vivente, in Colui che, in un supremo atto di amore, ha vinto il peccato e la morte e dona all’uomo, a noi, il calore dell’amore di Dio, la speranza di essere salvati, un futuro di eternità.
    In questi decenni di vita del Cammino un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali, lasciando anche i propri Paesi, affrontando situazioni nuove e non sempre facili. Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo: questo è ciò che anima ogni opera evangelizzatrice. Voi lo realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il Battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani. Il “seguire Cristo” esige l’avventura personale della ricerca di Lui, dell’andare con Lui, ma comporta sempre anche uscire dalla chiusura dell’io, spezzare l’individualismo che spesso caratterizza la società del nostro tempo, per sostituire l’egoismo con la comunità dell’uomo nuovo in Gesù Cristo. E questo avviene in un profondo rapporto personale con Lui, nell’ascolto della sua parola, nel percorrere il cammino che ci ha indicato, ma avviene anche inseparabilmente nel credere con la sua Chiesa, con i santi, nei quali si fa sempre e nuovamente conoscere il vero volto della Sposa di Cristo.
    E’ un impegno - lo sappiamo - non sempre facile. A volte siete presenti in luoghi in cui vi è bisogno di un primo annuncio del Vangelo, la missio ad gentes; spesso, invece, in aree, che, pur avendo conosciuto Cristo, sono diventate indifferenti alla fede: il secolarismo vi ha eclissato il senso di Dio e oscurato i valori cristiani. Qui il vostro impegno e la vostra testimonianza siano come il lievito che, con pazienza, rispettando i tempi, con sensus Ecclesiae, fa crescere tutta la massa. La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino un particolare dono che lo Spirito Santo ha dato ai nostri tempi e l’approvazione degli Statuti e del “Direttorio Catechetico” ne sono un segno. Vi incoraggio ad offrire il vostro originale contributo alla causa del Vangelo. Nella vostra preziosa opera ricercate sempre una profonda comunione con la Sede Apostolica e con i Pastori delle Chiese particolari, nelle quali siete inseriti: l’unità e l’armonia del Corpo ecclesiale sono una importante testimonianza a Cristo e al suo Vangelo nel mondo in cui viviamo.
    Care famiglie, la Chiesa vi ringrazia; ha bisogno di voi per la nuova evangelizzazione. La famiglia è una cellula importante per la comunità ecclesiale, dove ci si forma alla vita umana e cristiana. Con grande gioia vedo i vostri figli, tanti bambini che guardano a voi, cari genitori, al vostro esempio. Un centinaio di famiglie sono in partenza per 12 Missioni ad gentes. Vi invito a non avere timore: chi porta il Vangelo non è mai solo.

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  8. Saluto con affetto i sacerdoti e i seminaristi: amate Cristo e la Chiesa, comunicate la gioia di averLo incontrato e la bellezza di avere donato a Lui tutto. Saluto anche gli itineranti, i responsabili e tutte le comunità del Cammino. Continuate ad essere generosi con il Signore: non vi farà mancare la sua consolazione!
    Poco fa vi è stato letto il Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”, che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede. E’ un altro elemento che vi mostra come la Chiesa vi accompagni con attenzione in un paziente discernimento, che comprende la vostra ricchezza, ma guarda anche alla comunione e all’armonia dell’intero Corpus Ecclesiae.
    Questo fatto mi offre l’occasione per un breve pensiero sul valore della Liturgia. Il Concilio Vaticano II la definisce come l’opera di Cristo sacerdote e del suo corpo che è la Chiesa (cfr Sacrosanctum Concilium, 7). A prima vista ciò potrebbe apparire strano, perché sembra che l’opera di Cristo designi le azioni redentrici storiche di Gesù, la sua Passione, Morte e Risurrezione. In che senso allora la Liturgia è opera di Cristo? La Passione, Morte e Risurrezione di Gesù non sono solo avvenimenti storici; raggiungono e penetrano la storia, ma la trascendono e rimangono sempre presenti nel cuore di Cristo. Nell’azione liturgica della Chiesa c’è la presenza attiva di Cristo Risorto che rende presente ed efficace per noi oggi lo stesso Mistero pasquale, per la nostra salvezza; ci attira in questo atto di dono di Sé che nel suo cuore è sempre presente e ci fa partecipare a questa presenza del Mistero pasquale. Questa opera del Signore Gesù, che è il vero contenuto della Liturgia, l’entrare nella presenza del Mistero pasquale, è anche opera della Chiesa, che, essendo suo corpo, è un unico soggetto con Cristo – Christus totus caput et corpus – dice sant’Agostino. Nella celebrazione dei Sacramenti Cristo ci immerge nel Mistero pasquale per farci passare dalla morte alla vita, dal peccato all’esistenza nuova in Cristo.
    Ciò vale in modo specialissimo per la celebrazione dell’Eucaristia, che, essendo il culmine della vita cristiana, è anche il cardine della sua riscoperta, alla quale il neocatecumenato tende. Come recitano i vostri Statuti, “L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato post-battesimale, vissuto in piccola comunità” (art. 13 §1). Proprio al fine di favorire il riavvicinamento alla ricchezza della vita sacramentale da parte di persone che si sono allontanate dalla Chiesa, o non hanno ricevuto una formazione adeguata, i neocatecumenali possono celebrare l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo i primi Vespri della domenica, secondo le disposizioni del Vescovo diocesano (cfr Statuti, art. 13 §2). Ma ogni celebrazione eucaristica è un’azione dell’unico Cristo insieme con la sua unica Chiesa e perciò essenzialmente aperta a tutti coloro che appartengono a questa sua Chiesa. Questo carattere pubblico della Santa Eucaristia si esprime nel fatto che ogni celebrazione della Santa Messa è ultimamente diretta dal Vescovo come membro del Collegio Episcopale, responsabile per una determinata Chiesa locale (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen gentium, 26). La celebrazione nelle piccole comunità, regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente, e con le particolarità approvate negli Statuti del Cammino, ha il compito di aiutare quanti percorrono l’itinerario neocatecumenale a percepire la grazia dell’essere inseriti nel mistero salvifico di Cristo, che rende possibile una testimonianza cristiana capace di assumere anche i tratti della radicalità. Al tempo stesso, la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale, che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale e per la quale si attua il Neocatecumenato (cfr Statuti, art. 6), la sua forma ordinaria.

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  9. Ma anche durante il cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale, proprio nella celebrazione dell’Eucaristia che è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unico pane che ci rende un unico corpo (cfr 1 Cor 10, 16s).
    Coraggio! Il Signore non manca di accompagnarvi e anch’io vi assicuro la mia preghiera e vi ringrazio per i tanti segni di vicinanza. Vi chiedo di ricordarvi anche di me nelle vostre preghiere. La Santa Vergine Maria vi assista con il suo sguardo materno e vi sostenga la mia Benedizione Apostolica, che estendo a tutti i membri del Cammino. Grazie!
    FIRMATO
    BENEDETTO XVI

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  10. come vedi il Papa accetta il cammino, dice che deve limare alcune sue cose, ma non mi pare di aver letto di abusi e storture. O addirittura che è un corpo estraneo alla chiesa. Poi ripeto, ognuno, è libero di vederla come vuole. Esiste il libero arbitrio e io personalmente non la devo convincere e farle cambiare idea per forza.

    Dico solo che il CNC è una realtà della chiesa, e nella chiesa. E se lei frequenta la chiesa come ha detto di fare, non credo che possa parlarne in quel modo.

    Ma ognuno è libero.

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  11. Grazie per aver citato anche uno degli interventi a cui facevo riferimento ("La celebrazione nelle piccole comunità, regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente, e con le particolarità approvate negli Statuti del Cammino").

    Secondo lei il Papa vi fa catechesi sulla liturgia per fare lo splendido e mostrare che lui le cose le sa o da santo pastore qual'è cerca di educarvi, visto che non si cosa vi viene propinato nelle salette dove fate le vostre liturgie?

    Comunque stia tranquillo, nessuna costrizione, nè da parte sua, nè tantomeno da parte mia.

    Non stiamo dialogando, ma mi sta ripetendo slogan e non sta valutando nel merito quello che le ho faticosamente scritto. Non voglio pensare male sul perchè non vuole entrare nel dettaglio delle questioni che si sollevano nei confronti del CNC, ma il dubbio che si voglia sviare il discorso c'è.

    Se vuole riempio il blog di citazioni di Papi in cui parlano bene dei giovani, in cui i Papi salutano cordialmente i presenti agli Angelus e alle Udienze alle quali ho partecipato, così poi mi sento autorizzato a dire tutto il contrario di tutto; magari anche quello che già dico diventa per lei accettabile, visto che il Papa mi vuole bene e mi saluta cordialmente.

    Visto che questa discussione non sta portando da nessuna parte ed è un parlare tra me e un anonimo, direi di chiudere qui la questione.

    Non ho la capacità di convertire nessuno. Mantengo lo scandalo e l'umiliazione che il CNC (come altre cose) arreca alla mia fede. Farò lo sforzo di non esternarle pubblicamente così da evitare l'assalto dei cloni CNC e sentirmi ripetere allo sfinimento cose che ho già sentito, ho già vagliato, ma confermano solo lo scandalo e l'umiliazione di cui sopra.

    L'approvazione di un movimento non è verità di fede e posso mantenere tutte le riserve che voglio, soprattutto se queste sono fondate sul Catechismo della Chiesa cattolica, sui libri liturgici, sulla Tradizione della Chiesa, sul sensus fidei e sul buon senso.

    Si può rimanere cattolici e non credere alle apparizioni mariane (tanto per fare un esempio), figuriamoci se non rimango cattolico se dubito dell'ortodossia, della santità (e sanità) del CNC.

    La storia della Chiesa m'insegna che, altro esempio preso a caso, la Compagnia di Gesù è stata soppressa e poi riapprovata. Che facciamo, sosteniamo che lo Spirito Santo non ha assistito il Papa di turno nella sua infallibilità, oppure ragionevolmente crediamo che l'approvazione di movimenti non rientra nei dogmi di fede?

    Per insindacabili motivi divini e per inspiegabili motivi umani, così com'è stata soppressa la Compagnia di Gesù sopporto l'approvazione (che ripeto, va contestualizzata e spiegata) del CNC. Ma forse tutto questo si spiega col fatto che san Arguello da non so dove è più santo di Sant'Ignazio di Loyola.

    Infine, e chiudo, visto che a difesa del CNC vengono portati i grandi numeri di vescovi e cardinali aderenti e sostenitori, qualcuno dovrà pur spiegarmi che posto hanno tutti gli altri vescovi e cardinali che del CNC sono critici. Non sono più vescovi perchè non finanziano Arguello? Tra i fautori e i critici, a parità di grado sacramentale, chi seguiamo?

    Io mi affido, come detto, al Catechismo della Chiesa cattolica, alla Tradizione della Chiesa e al sensus fidei, che mi fanno credere e confermare quanto fin qui scritto.

    Per eliminare ogni dubbio: se anche una sola virgola di quanto scrivo su questo blog è contraria alla Dottrina Cattolica, sono pronto a ritrattarla immediatamente.

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