Riporto una bellissima, verace, seria e interessante riflessione che il prof. Sandro Fontana ha tenuto ad un convegno tenuto nel febbraio 2007 e pubblicati dall’ottimo Editore Fede&Cultura. Tema del convegno: “L’eclissi della bellezza. Genocidi e diritti umani”. Argomento della riflessione qui proposta: il Comunismo. Penso ci sia poco che io possa aggiungere e tantomeno spiegare di quanto egregiamente fa il professor Fontana. Per cui lascio la parola a Lui:
Io […] voglio concentrare la mia attenzione su un aspetto che viene spesso ignorato nella storia corrente: cosa è stato il Comunismo. Perché i riflettori sul comunismo? Ci sono delle ragioni oggettive che devono portarti a mettere l’accento su questa deviazione dello spirito umano, della cultura umana, che ha insanguinato il secolo scorso.
1. Perchè anzitutto è un fenomeno diffuso, a dimensione mondiale, ed è tutt’altro che scomparso. Vi sono ancora dei continenti interi, pensate solo alla Cina, dove viene messa in pratica questa ideologia.
2. Perché è stato il fenomeno di più lunga durata nella storia del ’900: nasce infatti prima dei fascismi e dei nazismi. Il Nazismo per nostra fortuna è durato poco, 10-15 anni a far tanto. Il Comunismo è durato dal 1917 al 1991 in Russia e nell’Europa dell’est e continua a perdurare in altri paesi, come la Cina, la Corea del nord e Cuba. È crollato il Fascismo, è crollato il Nazismo, ma fino al crollo del muro dell’89 è stato il Comunismo a dominare in mezza Europa.
3. Perché ha causato il numero forse più elevato di vittime: 100 milioni circa.
4. Perché – e questa è la ragione vera per cui dobbiamo mettere un riflettore su questa deviazione – è destinato a riprodursi ancora.
Il Comunismo fa leva su sentimenti insopprimibili della natura umana come l’altruismo, la giustizia, il bisogno di equità, la solidarietà. E poiché l’ingiustizia non è scomparsa dalla terra, esso è sempre attuale e continuerà. […] Allora, se vogliamo concentrare la nostra attenzione su questo fenomeno, io voglio arrivare a dimostrare che all’origine delle deviazioni chiamate Comunismo e Nazismo vi è l’abbandono di quello che è stato il “realismo cristiano”.
Due sono le cose che mi preme sottolineare. La prima riguarda l’affermazione che l’ingiustizia non è scomparsa dalla terra. Non è scomparsa e mai scomparirà. Gli ideologi ne prendano atto. Essere cristiani (e qui mi aggancio al secondo punto che vorrei far notare) è essere realisti. Il peccato originale c’è. Chesterton diceva che “La lieta novella portata dai vangeli è la cognizione del peccato originale” [G. K. Chesterton – San Francesco d’Assisi] Non sarà un sistema politico, economico, sociale o umano a eliminarlo. Chi pensa di farlo non è cristiano e fa solo che danni. E il Comunismo ne è un ottimo esempio. Mi soffermo più sul Comunismo che su altre aberrazioni della mente umana allontanatasi da Cristo e dalla Chiesa, perché è, come detto dal professor Fontana, ancora in vita. Del nazismo e del fascismo non si può parlare pena essere scomunicati ipso facto dalla società. Di comunismo si può parlare e partiti politici aventi quella denominazione possono, almeno in Italia, avere tranquillamente diritto di cittadinanza. Qual è la discriminante? Che cosa assolve il comunismo rispetto al nazismo o al fascismo? Niente. Sono tutte ideologie, quindi false. Sono tutti sistemi di morte. E sui numeri dei morti non conviene stare a fare statistiche. Anche facendole il comunismo non ne uscirebbe vincitore. Domande. A cui spero qualcuno darà prima o poi risposta. Non tanto a me, quanto alle generazioni future. Evitandole l’illusione (e i drammi ad essa connessi) di poter salvare il mondo senza Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento