Oggi ricorre la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Credo opportuno, doveroso, riportare le parole che Papa Pio XI pose e conclusione dell’Enciclica Quas primas (11 dicembre 1925) con la quale istituì la festa di Cristo Re:
“Cristo regni!
È necessario, dunque, che Egli regni nella mente dell'uomo, la quale con perfetta sottomissione, deve prestare fermo e costante assenso alle verità rivelate e alla dottrina di Cristo; che regni nella volontà, la quale deve obbedire alle leggi e ai precetti divini; che regni nel cuore, il quale meno apprezzando gli affetti naturali, deve amare Dio più d'ogni cosa e a Lui solo stare unito; che regni nel corpo e nelle membra, che, come strumenti, o al dire dell’Apostolo Paolo, come "armi di giustizia" offerte a Dio devono servire all'interna santità delle anime. Se coteste cose saranno proposte alla considerazione dei fedeli, essi più facilmente saranno spinti verso la perfezione.
Faccia il Signore, Venerabili Fratelli, che quanti sono fuori del suo regno, bramino ed accolgano il soave giogo di Cristo, e tutti, quanti siamo, per sua misericordia, suoi sudditi e figli, lo portiamo non a malincuore ma con piacere, ma con amore, ma santamente, e che dalla nostra vita conformata alle leggi del Regno divino raccogliamo lieti ed abbondanti frutti, e ritenuti da Cristo quali servi buoni e fedeli diveniamo con Lui partecipi nel Regno celeste della sua eterna felicità e gloria.”
Le espressioni “sottomissione”, “fermo e costante assenso”, “verità rivelate”, “dottrina di Cristo”, “volontà”, “obbedire” e “leggi e precetti divini” (tanto per elencarne alcune) stonano nella nostra mente di figli della modernità cattolica. Per ritrovare l’armonia dobbiamo sforzarci di armonizzare noi alle parole del Papa, della verità, e non aggiornare, ammodernare, ammorbidire ed edulcorare, la dottrina della Chiesa alle nostre necessità.
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